CPM, ancora un imbarco record al Porto di Monfalcone
MONFALCONE - Ancora un imbarco da record per Compagnia portuale al Porto di Monfalcone, dal quale è salpata oggi una nave diretta negli Usa. Stavolta è toccato ben 5 imbarcazioni da diporto, di cui un super-yacht da 40 metri e 150 tonnellate, tutti diretti in Florida e in particolare a Port Everglades (Miami).
Le operazioni di imbarco, durate tre giorni, si sono svolte senza intoppi grazie all'esperienza ed alla professionalità delle maestranze in seno a CPM. Si trattava, infatti, di una serie di operazioni particolarmente delicate, tra le quali il passaggio del super-yacht da 40 metri tra le due gru di bordo che avevano una distanza inferiore ai 40 metri. Il tutto dopo che lo stesso era stato sollevato da mare prima di effettuare lo stivaggio nella sua posizione finale per la traversata oceanica. Altri due yacht, da 20 e 21 metri e rispettivamente dal peso di 46 e 48 tonnellate, un catamarano da 18 metri con albero issato e un ultimo yacht da 26 metri e 71 tonnellate hanno trovato posto sulla stessa nave diretta in Florida.
Recenti investimenti in macchinari e più in generale nel parco mezzi e un terminal intermodale di 40.000 metri quadrati (con 10 binari ferroviari) all'ingresso dello scalo di Portorosega, confermano CPM (società del Gruppo TO Delta) come punto di riferimento sul territorio per quanto riguarda i project cargo e l’handling delle merci in convenzionale mediante tutte le modalità di trasporto. «Ma sono soprattutto la professionalità e l'esperienza del nostro personale che ci distinguono» spiega l'amministratore delegato di Compagnia Portuale, Giancarlo Russo. Una caratteristica ancora più importante oggi, nel momento in cui è ormai alle fase conclusiva l'integrazione tra i Porti di Trieste e Monfalcone. Il Comitato di Gestione dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Orientale, infatti, ha recentemente deliberato l’acquisizione dell’Azienda Speciale per il Porto di Monfalcone.
Il processo di inclusione sarà completato nelle prossime settimane e i beni e le aree saranno acquisiti dal Demanio statale gestito dall’Authority. L'operazione unificherà il regime giuridico di gestione delle aree attraverso concessioni demaniali. In tale modo saranno favoriti gli investimenti privati con un beneficio diretto sullo sviluppo dei traffici portuali.